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giovedì 7 aprile 2011

BILANCIO: le polemiche non si placano

venerdì 1 aprile 2011

IMBAVAGLIATI!!!!!!!



All’oggetto all’ordine del giorno che prevedeva l’approvazione della previsione di bilancio 2011 e l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche 2011-2013, la minoranza ha contribuito mediante la presentazione di n. 5 emendamenti a modificare alcuni capitoli di spesa a fronte di necessità di maggior interesse sociale e culturale per il paese.

Gli stessi emendamenti, prodotti nei termini richiesti, dovevano essere corredati dei pareri dei Responsabili di Settore e della Corte dei Conti.

Fatto anomalo è che tali pareri non venivano discussi in sede di Conferenza dei Capigruppo perché non ancora redatti, lasciando la minoranza nell’impossibilità di comprendere le motivazioni di eventuali rifiuti.

Il parere contrario dato dai responsabili di settore veniva prodotto e comunicato dall’amministrazione ai consiglieri solo sei ore prima della seduta di consiglio, in orario che impediva la possibilità di interfacciarsi con l’amministrazione (poiché gli uffici erano chiusi) , negando così la possibilità di un confronto diretto al fine di produrre eventuali mozioni a correzione e/o a completamento degli emendamenti.

In seduta di Consiglio Comunale, il Capogruppo Danilo Coronelli, chiedeva il rinvio dell’oggetto, anche in relazione allo spostamento dei termini per la deliberazione del bilancio di previsione per l´anno 2011 da parte degli enti locali , differito al 30 giugno 2011, così come stabilito dal decreto del Ministero dell’Interno, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 26 marzo, ricevendo un secco “No” dallo stesso sindaco senza sentire il parere dei consiglieri stessi, in barba all’ Art. 14 del regolamento del consiglio comunale, dove si prevede che la proposta sospensiva di un oggetto da parte di un consigliere venga discussa e posta all’attenzione della assemblea che ne delibera la fattibilità mediante voto.

Per l’impossibilità di discutere, democraticamente, gli oggetti presentati in bilancio e per la chiusura totale della maggioranza , che non ha permesso alla minoranza di comprendere e approfondire le motivazioni dei pareri contrari espressi dai Responsabili di settore, a nostro avviso lacunosi sotto alcuni aspetti, il gruppo lista Civica la Tua Castel Guelfo ha deciso di abbandonare l’aula, lasciando la decisione di approvazione del bilancio alla maggioranza, per sottolineare che eventuali responsabilità su quanto deliberato sono carico esclusivamente di ha sottoscritto l’oggetto.

Siamo allibiti da questo “modus operandi” dell’amministrazione, che non permette alla minoranza di compiere il proprio dovere istituzionale di controllo su tematiche fondamentali, mettendoci in condizione di destreggiarci nei meandri degli uffici comunali al fine di reperire documentazioni necessarie per comprendere la natura degli oggetti da discutere, evidenziando una procedura ben diversa da quella regolamentare.

Alla replica posta sui goirnali dei consiglieri Brintazzoli e Callegari, facciamo presente e sottolineamo, così come già detto in sede di Consiglio, che il parere del Tecnico non è "Vangelo", ed è oggetto di discussione e di verifica come per tutto il resto.

E smettiamola con i discorsi retorici sulla natura di un comune non equiparabile ad una società privata. Ad oggi (e sono passati 3 anni dall'elezioni) se la situazione delle casse comunali non è florida non è certo per colpa di terze persone.

Inoltre, non si capisce esattamente il motivo dell’ agitazione che mostra il Sindaco nell’ afrontare , con un normale dialogo o dibattito, i temi importanti per il ns. Comune .

L’atteggiamento di ostruzionismo e di continua infrazione dei regolamenti fa trasparire , a nostro giudizio , il voler nascondere fatti e cose alla collettività .

Atteggiamenti più sereni sarebbero sicuramente più costruttivi e farebbero il bene del nostro Comune .

Si assumerà , al momento opportuno , le sue totali responsabilità per i suoi comportamenti.

Ai cittadini di Castel Guelfo diciamo che la nostra volontà di abbandonare l’aula è un forte segnale politico a questa amministrazione, che deve comprendere che è necessario un equo confronto sulle tematiche del paese, basato sui principi democratici ,fondamento della nostra Costituzione.

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