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sabato 30 ottobre 2010

Castel Guelfo: La minoranza punta il dito contro l'amministrazione

Circondario:La minoranza s’imbavaglia

Fonte: Il Resto del Carlino Imola 2010-10-30
LA GIUNTA comunale che si allontana dall’aula proprio nel momento clou della discussione e la protesta che sale di tono, fino al gesto simbolico di alcuni consiglieri della minoranza che si imbavagliano per denunciare la mancanza di «pari dignità» tra maggioranza e opposizione. E’ l’ultimo episodio di una crisi istituzionale che si trascina dallo scorso luglio e che non sembra trovare soluzioni.
Il nuovo scontro è andato in scena ieri, in apertura di seduta del consiglio comunale. Una riunione convocata alle 8,30 di mattina (di solito iniziano alle 15) per avere il tempo di trattare i tanti argomenti all’ordine del giorno, comprese diverse delibere che — è l’accusa dell’opposizione — non sono mai passate dalle rispettive commissioni. I tempi li dettano Adamo Longo e Alessandro Mirri, le colombe del Pdl, che mettono nel mirino le proposte di modifica del regolamento comunale avanzate dal centrosinistra (bollate come «una palese provocazione») e denunciano «l’impossibilità dei consiglieri di minoranza di esprimere il loro ruolo». Ma non chiudono le porte al dialogo. Poi la giunta, sindaco compreso, abbandona senza spiegazioni l’aula e i toni salgono.
«AVETE fatto una proposta che bypassa il ruolo delle minoranze. Noi abbiamo chiesto il rispetto delle regole e voi ci avete preso in giro», tuona Carapia in relazione alla modifica dell’articolo 17, comma 11, portata in commissione dalla maggioranza. «Non è possibile che non ci sia nessuno della giunta. E’ una vergogna», gli dà manforte Giuseppe Palazzolo (Per Imola), che minaccia di tornare a scrivere al Prefetto e costringe il vicesindaco Roberto Visani ad un precipitoso rientro in aula accolto dall’applauso canzonatorio delle opposizioni. Altre bordate piovono da Guido Boschi (Gruppo Misto) e Riccardo Mondini, che vedono nelle proposte del centrosinistra «il tentativo di uscire dalla crisi col ricatto». Finisce coi consiglieri Carapia, Longo, Boschi, Mondini, Palazzolo e Adriano Gini (Pdl) imbavagliati e la maggioranza, che dopo una interruzione dei lavori di 10 minuti, risponde stizzita. «Il gesto del bavaglio — replica Davide Tronconi (Pd) — lo consideriamo un affronto a questa aula che rappresenta i cittadini». Mentre la risposta del sindaco arriva nel pomeriggio e i toni sono quasi marziali. «Noi non arretriamo», annuncia Manca, che parla di «atteggiamento spregevole» e di gesti che contribuiscono «solo a diminuire la credibilità di chi è stato eletto». Terminate le schermaglie sulla crisi istituzionale, il consiglio comunale ha affrontato il capitolo della riforma dello statuto del Nuovo Circondario. La discussione, a cui ha preso parte anche l’opposizione (nessuno è uscito dall’aula), è termina con la delibera approvata a colpi di maggioranza: hanno votato a favore solo Pd, Idv e Sinistra arcobaleno.

venerdì 29 ottobre 2010

Circondario, l’opposizione torna alla carica: «Che fine hanno fatto le nostre proposte?»

( Fonte: Resto del Carlino Imola) 2010-10-29
UNA RICHIESTA scritta alla presidente dell’assemblea del Circondario, il sindaco di Castel San Pietro, Sara Brunori, per avere conto degli emendamenti allo statuto e al regolamento dell’ente elaborati a suo tempo dai gruppi della minoranza e mai discussi in aula. Una decisione formalizzata su suggerimento del presidente della commissione Affari istituzionali, Francesco Mariani (Pdl), e messa nero su bianco dal capogruppo della lista civica ‘Per Imola’, Giuseppe Palazzolo, che fa appello all’articolo 53, comma 2, del vecchio regolamento (laddove si precisa appunto che le proposte di modifica dello statuto formulate per iscritto vanno discusse e votate in aula). E’ questa la risposta delle opposizioni al ‘niet’ ricevuto ieri dalla maggioranza di centrosinistra, che ha deciso di disertare la riunione della commissione, convocata in via Boccaccio, bollandola come «una discussione superata» (visto che lo Statuto è già in fase di approvazione).
UNA SCELTA che non ha contribuito a rendere più sereno il clima istituzionale. Tanto più che la Provincia ha sì espresso un giudizio favorevole sulla riforma del Circondario messa a punto dalla maggioranza, ma ha anche aperto diversi interrogativi sul futuro dell’ente di secondo grado che, a detta di molti consiglieri dell’opposizione, avrebbero meritato un approfondimento. «Quel parere non è tutto rosa e fiori», il commento di Giuseppe Rago (Pdl). Le ripercussioni dello scontro potrebbero emergere già oggi in consiglio comunale, dove è attesa la delibera contenente appunto la riforma del Circondario. «Ci sono molti modi legittimi di fare ostruzione. Non sarà una seduta di consiglio normale», la promessa di Riccardo Mondini (Unione centrodestra).

«Più spazi gratuiti per lo sport»

(Fonte: Il resto del carlino Imola) 2010-10-29
— CASTEL GUELFO —
«A CASTEL Guelfo sono spariti gli spazi per il divertimento sportivo gratuito». È la denuncia del Movimento giovani Padani del paese per bocca del responsabile Bruno Iaria. Il campo a cui fa o riferimento il gruppo di giovani attivisti è il campo da calcio in via Due Agosto 1980, ma sotto la lente c’è anche quello da basket ormai sostituito da alcuni anni da un campo per il calcio a cinque utilizzabile solo a pagamento. «Un tempo a Castel Guelfo — dice Iaria — c’erano molti spazi gratuiti e adesso li stiamo perdendo. Per esempio il campetto da basket è stato sostituito con un campo da calcio a cinque da 26 euro all’ora. Una volta invece era libero ed era un campo ‘polivalente’». E spiega: «Ci venivano a giocare i ragazzi innamorati della pallacanestro oppure chi si premuniva di due piccole porticine con la rete e ci faceva un campo da calcetto. E ancora, molte ragazze lo usavano per pattinare». Secondo il Movimento molti genitori sostengono la causa e intendono chiedere all’amministrazione comunale di prendere in considerazione di costruire campi gratuiti e accessibili per tutti gli sport. «Diversamente — prosegue Iaria —, l’altra soluzione sarebbe sfruttare i giardini pubblici ma non ci sembra una buona idea. Pensiamo infatti che ai giardini pubblici ci sono altalene e scivoli e ci vengono a giocare i più piccoli. Se la gente usasse i giardini come campi da calcio rischierebbe magari di lanciare una pallonata per sbaglio a bimbo e fargli male». Il campo da calcio in via Due Agosto, spiega il responsabile dei giovani padani di Castel Guelfo, è stato chiuso e dato in appalto a una società sportiva che lo cura, ma lo fa a pagamento.
«DI FRONTE c’è un lucchetto e quindi è chiuso, vi si accede solo a pagamento», denuncia Iaria. «Riteniamo — continua — che si debba offrire la possibilità di praticare sport creando una forma di aggregazione e divertimento anche gratuitamente senza essere obbligati a pagare affitti o iscrizioni a società, andando a gravare sulle famiglie dei ragazzi». Il Movimento promette battaglia: «Se le nostre richieste non saranno almeno prese in considerazione ci faremo ancora sentire attraverso la voce dei genitori e volantinaggio, con tanto di banchetti pubblici. Nel giro di due settimane — conclude il responsabile — contiamo di raccogliere delle firme a sostegno».

giovedì 28 ottobre 2010

«Aggiungeremo un nuovo bus Ormai è questione di giorni»

2010-10-28
(Fonte: Il restodelCarlino Imola)

— CASTEL SAN PIETRO TERME —
«LA CORSA scolastica aggiuntiva Imola-Castel San Pietro-Medicina si farà». Lo ha confermato ieri il vicesindaco di Castel San Pietro Giampiero Garuti, ‘pressato’ dalle urgenti richieste dei preoccupati genitori degli studenti di Poggio che anche sul Carlino hanno hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Sarà questione di giorni, necessari per definire gli ultimi dettagli relativi soprattutto a come verranno ripartiti tra gli enti pubblici i 30 mila euro da versare all’Atc, poi il servizio scolastico che dagli istituti superiori imolesi porterà gli studenti a Dozza, Castel San Pietro e Medicina verrà integrato con una nuova corsa concomitante con l’uscita dalla scuola delle 13-13,10. «Verrà istituita una corsa che garantirà un’attesa da parte degli studenti non superiore ai 10-15 minuti», ha aggiunto Garuti. Un successo per quegli studenti che fino ad ora, per quattro giorni alla settimana, si trovavano costretti, uscendo alle 13, ad attendere oltre 45 minuti all’autostazione di Imola o, in alternativa, a quella di Castel San Pietro, la corsa delle 14.
«I GENITORI più volte hanno fatto presente anche il problema della sicurezza legato alla permanenza dei ragazzi nelle piazze e nelle strade di Imola o Castel San Pietro per quasi un’ora», precisa Garuti. Inoltre i genitori lamentavano il disagio di trovare il tempo per fare la tratta Poggio-Castel San Pietro o Medicina-Castel San Pietro per risparmiare l’attesa ai figli. Tutti problemi che potranno essere risolti una volta istituita la nuova corsa: «A giorni — ripete Garuti —, se si dovessero definire i dettagli in tempo anche entro questa settimana». I Comuni di Dozza, Castel San Pietro e Medicina hanno chiesto un aiuto economico anche alla Provincia, essendo l’ente competente sia per quanto concerne gli istituti superiori sia per quanto riguarda il trasporto extra-urbano. Per una notizia che renderà lieti gli studenti di Poggio, però, ce n’è una che li conforterà meno: secondo Comuni, Provincia e Atc, non sussiste un problema di sovraffollamento delle corse. O meglio, precisa Garuti, «ci sono certamente corse molto affollate, ma i rilevamenti effettuati dai tecnici preposti non hanno evidenziato infrazioni alle norme di sicurezza previste in tema di sicurezza pubblica». Le norme prevedono che il numero degli utenti in piedi non deve superare il doppio di quelli seduti». Quindi per 40 studenti seduti, 80 possono stare in piedi. Se non si tratta di un viaggio insicuro, di certo è un viaggio ai limiti della tollerabilità.

Un tema importante che si era chiesto di discutere anche tra le mura di Castel Guelfo, mediante la richiesta dell'ordine del giorno da affrontare nel corso di un consiglio straordinario che tarda ad arrivare.
Forse, è il caso di affrontare il tema di un regolamento consiliare in virtù di richieste che necessitano discussioni fondamentali nei tempi brevi per porre azioni concrete immediate.

mercoledì 27 ottobre 2010

Gli orari delle corse non sono sincronizzati con quelli degli studenti



(Fonte: Il Resto del Carlino Imola)
ALLA fine qualcosa si sta muovendo per il ‘pasticcio’ autobus scolastici. Venerdì mattina, nella sede del Circondario, il vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi e l’assessore alla Scuola Giuseppe De Biasi incontreranno i tecnici di Atc e Fer per trovare una soluzione ai problemi che si stanno verificando ormai dall’inizio dell’anno scolastico: corse poco sincronizzate con gli orari di uscita da scuola degli studenti e, di conseguenza, autobus sovraffollati oltre i limiti previsti dalla legge. In almeno un caso questo perdurare del problema si è manifestato anche con la decisione di un autista di non caricare alcuni ragazzi lasciandoli a piedi alla fermata, per non violare quanto previsto dal Codice della strada e una conseguente chiamata ai carabinieri.
SUL TEMA è stata presentata martedì in consiglio provinciale un’interrogazione a risposta immediata da parte del consigliere di Futuro e libertà, Giuseppe Sabbioni. Lo stesso Sabbioni ha manifestato stupore per il ritardo che si sta registrando nella messa a punto degli orari e delle corse necessarie, «ancora in alto mare a un mese abbondante dall’apertura dell’anno scolastico». In riposta Venturi ha replicato che sul problema è stato istituito un tavolo di lavoro con la dirigenza scolastica fin dal maggio scorso e che è stata diramata una lettera in data 19 luglio. Per Sabbioni però «il ritardo è innegabile e il problema va assunto come priorità di pubblico interesse». Sul caso interviene anche il delegato del Circondario alla Scuola, Michele Filippini. «Non abbiamo avuto notizia di nuovi gravi episodi come quelli che si sono verificati — racconta —. Nonostante Atc abbia anticipato una corsa verso Sesto Imolese solo una settimana fa, permangono forti problemi sulla direttrice Medicina-Castel Guelfo-Castel San Pietro- Imola. La cadenza delle corriere continua a non essere in linea con gli orari di uscita dei ragazzi da scuola che, tra l’altro, possono variare nei sei giorni della settimana. Abbiamo già eseguito una verifica sui dati forniti dalle scuole e la reale affluenza sugli autobus: il problema esiste. Attendiamo di capire venerdì quali siano le proposte di Atc al riguardo, sperando che non siano onerose per i Comuni».

venerdì 22 ottobre 2010

Il Sacro Cuore ritorna a casa

2010-10-22
—CASTEL GUELFO—
STASERA riapre il luogo più sacro di Castel Guelfo, la chiesa parrocchiale. Si sono infatti conclusi, dopo quattro mesi, i lavori: ‹‹E’ stato consolidato il tetto, sostituite le travi, messa in sicurezza la struttura e ritinteggiata parzialmente con i colori originali dell’Ottocento — spiega il prete del paese, don Massimo Vacchetti —. Inoltre, dopo tre lunghi anni di conservazione in uno studio di restauro, fa ritorno la pala d’altare, raffigurante il Sacro Cuore. Si tratta della più imponente restaurazione della chiesa da quando essa è sorta, nel 1802››.
Per l’occasione ci saranno due ospiti, come spiega il parroco: ‹‹E’ stato chiamato il vescovo ausiliare monsignor Ernesto Vecchi per illustrarci teologicamente la tela. E la professoressa Donatella Biagi Maino, dell’Università di Ravenna, massima conoscitrice delle opere di Gaetano Gandolfi (l’autore della pala, ndr), per la parte prettamente artistica››.

L’INTERVENTO alla chiesa era aspettato da anni dai paesani e finalmente è arrivato a compimento: ‹‹Quando mi presentai per conoscere l’allora sindaco Dino Landi, prima ancora di fare il mio ingresso come parroco — ricorda don Massimo Vacchetti —, la prima cosa che mi chiese fu quella di riaprire la chiesa. Fu la più grande testimonianza che ricevetti sul significato dell’edificio: luogo dei fedeli, ma anche centro del paese. La pala del Sacro Cuore dà il nome alla nostra chiesa — continua — e senza quest’opera così prestigiosa chiunque entrasse in chiesa, aveva di fronte un muro spoglio. Ora avrà Uno che li guarda››.
I lavori erano indispensabili e i costi elevati sono stati supportati anche dai parrocchiani: ‹‹Il tetto — afferma Don Vacchetti — non garantiva più la tenuta e, già da anni, l’edificio presentava vistose impalcature per garantirne l’uso e la sicurezza dei fedeli. Non si poteva andare avanti così. I lavori molto costosi hanno un valore di 500mila euro. Per fortuna sono quotidianamente testimone di una generosa partecipazione di tanti cittadini, che incontrandomi sono lieti di dare un contributo. C’è anche chi è arrivato a 5mila euro››.
La vita parrocchiale ora proseguirà meglio dopo la restaurazione: ‹‹Già domenica — dichiara don Massimo Vacchetti — avremo la gioia di accogliere 35 bambini per la Cresima. La vita della comunità procederà ottimamente».

«Un posto a sedere? Te lo puoi sognare»



(fonte: Il resto del Carlino Imola)
CASTEL SAN PIETRO TERME —
ZAINI in spalla e sorrisi sui volti visibilmente stanchi, scendono dall’ autobus scolastico alle 14.50. Sono gli studenti di Poggio in arrivo da Imola: Più che un semplice tragitto scuola-casa, per loro il quotidiano percorso che li porta sui banchi imolesi dell’ Itis, dell’ Agraria o del Cassiano è una corsa a ostacoli, quando non una vera e propria prova di sopravvivenza che inizia di buon mattino, quando sono passati cinque minuti dopo le 7.
«DELLE DUE corriere che partono, soltanto una passa da Poggio Grande, l’ altra solamente da Poggio Piccolo peraltro a volte senza neppure fermarsi perché già troppo carica di studenti saliti a Medicina», esordisce Marcello Rocchi, che a Imola frequenta l’ Itis. A Poggio Grande si ferma il bus della linea 247 ‘bis’ ma la situazione non è migliore rispetto alla vicina Poggio Piccolo: «Un posto a sedere te lo puoi sognare, ci siamo ritrovati fino a 50 ragazzi in piedi», dice Simone Busi.
E questo è solo l’ inizio dell’ odissea, perché poi comincia la ‘corsa alla campanella’. «Riusciamo ad entrare a scuola dopo che è già suonata la prima campanella, quella delle 7.50, e appena prima che suoni la seconda campanella delle 7.50, ma c’ è chi se la passa peggio. Chi studia al Cassiano, per esempio, non arriva mai in orario», afferma Simone Dalla Casa, anche lui come la maggior parte dei ‘poggesi’ studente dell’ Itis. Un ritardo cronico, insomma, al quale i professori si sono dovuti loro malgrado abituare.
E poi c’ è il ritorno che, se possibile è decisamente peggio dell’ andata perché, dice Ivano Mugellesi mentre attende il figlio, «l’anno scorso c’ erano due corse, per chi usciva alle 13 e per chi usciva alle
14, quest’ anno solamente una che penalizza chi esce alle 13» . E così, spiega sconsolato Fabio Tabellini «siamo costretti ad attendere all’ autostazione di Castel San Pietro per quattro giorni su sei circa tre quarti d’ ora prima dell’ arrivo della 247 che ci porta a casa».
ED È GIÀ un trionfo arrivare a casa con l’ autobus un’ora e tre quarti dopo essere usciti da scuola, perché il sabato invece l’ autobus «porta solo a Poggio Piccolo e c’ è un’ unica corsa concomitante
con l’ uscita dalle scuole alle 13», aggiunge Simone d’Addona. Chi ha la sfortuna di frequentare la quinta dell’ Itis, che esce il sabato alle 14, è così costretto a farsi venire a prendere dai genitori fino a Castel San Pietro pur pagando sempre la stessa cifra, nonostante il giorno in meno di servizio: «A questo — conclude Riccardo Rocchi, componente della Consulta di Poggio —, si aggiunge la
mancanza di una pensilina richiesta da mesi per la fermata di Poggio Grande» . Una carenza che costringe i giovani studenti ad assieparsi sotto la tenda parasole dell’Osteria del generoso Valentino che almeno, e questa è forse l’ unica notizia positiva, non fa pagare l’ affitto per il riparo di fortuna.

mercoledì 20 ottobre 2010

Nuovo Circondario, i civici in rivolta


(Fonte: Il Resto del Carlino)2010-10-20
— DOZZA —
I CIVICI della lista Uniti per cambiare non si presenteranno in aula domani, nella seduta del consiglio comunale dozzese indetta per annullare il documento di riforma del Circondario. Un annullamento reso necessario dall’assenza del parere formale della Provincia sul progetto di riforma e che richiederà un nuovo passaggio in tutti e dieci i consigli dei Comuni soci dell’ente di via Boccacio.
«IN MENO di un mese sono stati convocati tre consigli comunali a Dozza — attaccano i civici, capeggiati da Simonetta Mingazzini — e solo perché la maggioranza possa risolvere i propri affari interni. Per protestare contro questo sistema di potere lontano dagli interessi reali dei cittadini non parteciperemo alla seduta». Nella prima seduta tra l’altro, quella in cui venne presentata la riforma del Circondario senza il parere della Provincia, a Dozza non si raggiunse la maggioranza qualificata. «Ripensare il Circondario è fondamentale — spiegano —. Circondario equivale a sprechi e burocrazia ma, soprattutto, un modello che non regge più e che anche all’interno dello stesso centrosinistra non convince: Marchignoli lo vorrebbe mantenere, Errani invece lo vorrebbe eliminare per far posto all’Area metropolitana bolognese».

A breve, anche a Castel Guelfo verrà indetto un consiglio comunale con l'ordine del giorno relativo al Circondario Imolese.

domenica 17 ottobre 2010

Rette Asp, è botta e risposta tra Castellari e Carapia



(Fonte: IL Resto del Carlino) 2010-10-17
E’ DI NUOVO scontro sull’aumento delle tariffe dell’Asp di Imola per i servizi agli anziani. Al segretario del Pd, Fabrizio Castellari (che due giorni fa ha puntato il dito contro «il taglio delle risorse dallo Stato verso le Regioni e i Comuni che sta producendo e produrrà enormi ripercussioni anche nella sfera del Welfare»), replica il consigliere Pdl, Simone Carapia. «Il segretario Castellari — afferma il berlusconiano — fa finta di non capire o non vuol capire che il Governo non taglia i fondi per la Sanità, ma ha adottato controlli più accurati sulle spese sanitarie delle Regioni, costringendo quelle che presentano deficit a ripianare al più presto i propri bilanci in rosso. La Regione Emilia Romagna, che ha i conti pressoché a posto... non subirà tagli!». «Ne consegue — conclude il consigliere comunale e del Circondario — che la storiella di Castellari e del Pd imolese non regge». Anche per Carapia «gli aumenti si rendono necessari perché chi governa il territorio a Imola e nel suo Circondario vuole ingiustificatamente aumentare le tariffe».

Caos bus, per una nuova corsa l’Atc chiede 30mila euro


010-10-17
(fonte: Il resto del Carlino)
— CASTEL SAN PIETRO TERME —
L’ATC anticipa alle 13,35 la corsa della linea 94 dall’istituto Alberghiero di Castel San Pietro a San Lazzaro, prima fissata alle 14,35. Per la linea Imola-Medicina, invece, che prevede fermate a Castel San Pietro e Poggio, si prospetta l’istituzione di una corsa aggiuntiva in concomitanza con l’ora di uscita dalle scuole superiori delle 13. «Al momento — dice il vicesindaco Garuti — questa è l’unica soluzione possibile per risolvere il problema delle lunghe attese e per limitare il sovraffollamento».
GARUTI spiega i prossimi passi: «Abbiamo in programma una serie di incontri con i diversi enti interessati e con l’Atc per capire se possono essere prese in considerazione anche altre soluzioni». I Comuni di Castel San Pietro e Medicina farebbero volentieri a meno di un ulteriore esborso economico per coprire le spese annue di una corsa ex-novo da Imola a Medicina, ma nei precedenti incontri tra le due amministrazioni comunali e l’Atc, l’azienda di trasporti bolognese ha fatto chiaramente intendere che se si vuole risolvere il problema del sovraffollamento nell’orario di ritorno dalla scuola e garantire un servizio efficace senza lunghe attese, questa è l’unica soluzione percorribile.
GARUTI conferma inoltre che a partire da lunedì e fino a metà settimana sono in programma colloqui con tutte le parti in causa, con la Provincia, Circondario, Atc, e ovviamente i Comuni di Castel San Pietro e Medicina. «Di certo — ha assicurato Garuti — se la corsa aggiuntiva dovesse costituire l’unica soluzione possibile, non ci tireremo certo indietro. Allo stesso tempo l’auspicio è che possano economicamente contribuire all’istituzione della nuova corsa tutti gli enti interessati alla causa degli studenti».
IL VICESINDACO, insomma, vorrebbe che partecipassero alla spesa, complessivamente stimata in 30mila euro annui, oltre ai Comuni di Castel San Pietro e Medicina, anche il Circondario e la Provincia. In attesa degli incontri risolutivi di inizio settimana, intanto, l’Atc ha ufficializzato la partenza anticipata alle 13,35 della linea 94 che dall’istituto Alberghiero raggiunge il comune di San Lazzaro. Precedentemente il bus scolastico partiva dalla scuola di viale Terme alle 14,35.

sabato 16 ottobre 2010

Rago (Pdl): «La riforma del Circondario finirà in Procura»

(fonte: Il Resto dle Carlino Imola) 2010-10-16
LA RIFORMA del Circondario finirà in Procura. Lo promette il consigliere Pdl a Fontanelice e al Circondario, Giuseppe Rago, convinto che ci siano gli estremi per un esposto per omissioni d’atti d’ufficio. A Fontanelice (come a Casale), il nuovo statuto è stato approvato in aula senza il parere della Provincia e con l’immediata eseguibilità. Ora quella delibera sarà annullata nel prossimo Consiglio comunale, per essere reinserita assieme al parere di Palazzo Malvezzi. Il punto, per Rago, è che «se viene approvata una delibera e non si dà seguito all’immediata eseguibilità, c’è omissione d’atti d’ufficio».

venerdì 15 ottobre 2010

Franceschi vice sindaco di Castel Guelfo

2010-10-15 ( fonte: Il REsto del Carlino Imola )
— CASTEL GUELFO —
SARÀ l’attuale assessore all’Agricoltura Claudio Francheschi il prossimo vicesindaco di Castel Guelfo. La decisione è stata presa dal sindaco Cristina Carpeggiani in accordo con la giunta dopo l’annuncio delle dimissioni di Luigi Tabellini, che resterà in carica fino al 31 dicembre. La scelta di Tabellini è stata dettata da motivi di lavoro. Le deleghe di Tabellini (piuttosto pesanti, si tratta di Lavori pubblici, Patrimonio e Viabilità, ndr) saranno temporaneamente assunte dal sindaco e passeranno poi probabilmente a un altro assessore.
«ABBIAMO scelto Claudio Franceschi — dice il sindaco di Castel Guelfo Cristina Carpeggiani — per dare continuità al lavoro della giunta. Franceschi ci è sembrata la persona più adatta per portare avanti i programmi tesi a valorizzare l’intera comunità guelfese. Ringrazio Franceschi per la disponibilità, certa che dal primo gennaio 2011 in avanti ce la metterà tutta».
CLAUDIO Franceschi è al primo mandato da assessore; ha le delega all’Agricoltura e all’Ambiente: «Dopo aver riflettuto per qualche giorno — dice Franceschi —, ho accettato per dare continuità al lavoro già svolto in questi primi anni di mandato. Questo nuovo incarico sarà molto impegnativo, darò la mia massima disponibilità ai cittadini e all’intera comunità guelfese. Ci tengo a ringraziare Luigi Tabellini che fin qui ha fatto un buon lavoro. Luigi, anche in futuro sarà sempre un punto di riferimento per la sua grande esperienza politica ed amministrativa».
NELLE scorse settimane, sia il sindaco Carpeggiani che Tabellini hanno precisato che l’uscita dalla giunta non è stata dettata da divergenze, politiche o riguardo a progetti, ma soltanto da motivi di lavoro che impedivano al vicesindaco di impegnarsi a fondo, giorno dopo giorno, nella vita amministrativa: «I crescenti impegni personali — ha spiegato appunto Tabellini, dopo l’annuncio delle dimissioni ai colleghi, spazzando così via ogni ombra di polemica — non mi consentono più di proseguire nel mio ruolo in giunta».


mercoledì 13 ottobre 2010

Bus troppo pieni e in ritardo Rocchi si rivolge alla Prefettura

2010-10-13
— CASTEL SAN PIETRO —
È ARRIVATA alla Prefettura di Bologna la segnalazione della Consulta di Poggio-Gaiana che lamenta i grandi problemi degli autobus che servono la frazione. Al centro della polemica le linee scolastiche. Secondo la Consulta i veicoli sono ai limiti della capienza e, soprattutto, hanno ritardi molto lunghi. A soffrirne di più sono gli studenti, che non riescono ad arrivare in tempo all’appuntamento con lo scuola-bus. Comune e Circondario erano già a conoscenza dei disguidi ma non arrivando una soluzione la Consulta, attraverso il suo referente per la scuola Riccardo Rocchi, ha scritto in Prefettura. È intervenuto il vicesindaco Giampiero Garuti: «È stata fatta richiesta agli istituti scolastici superiori di Imola di fornire gli orari definitivi in modo da studiare con l’Atc eventuali variazioni delle corse, ma al momento i capi d’istituto non ci hanno ancora fornito una tabella definitiva». Insomma, la soluzione non sembra affatto imminente.
GLI STUDENTI più penalizzati nel ritorno a casa siano quelli di Poggio e Medicina: «Le corse Imola-Castel San Pietro — dice Garuti — sono frequenti e il ritardo non supera i dieci minuti ma per attendere l’autobus per Poggio ci sono attese molto lunghe». Poche settimane fa era intervenuto Riccardo Rocchi: «Tra i 50 e i 70 bambini si trovano a sostare quotidianamente dalle 13.35 alle 14.40 in piazza Martiri, attorno all’edificio della stazione dei bus. Sono gli studenti che escono alle 13 dalle superiori a Imola. Fino allo scorso anno le uscite dalla scuola coincidevano meglio con gli orari degli autobus e avvenivano sempre attorno alle 14 ed era facile, una volta percorsa la tratta Imola-Castello, prendere la coincidenza per Poggio e Medicina». I genitori degli studenti di Poggio e Medicina si sono rivolti alla Consulta e chiedono a gran voce una variazione delle corse dell’Atc. «La richiesta dei genitori è sacrosanta — dice Garuti — e anche l’Atc ha immediatamente dato il proprio assenso allo studio di modifiche degli orari o all’integrazione di nuove corse. Ma non si può fare nulla se non abbiamo l’orario definitivo delle scuole». Il tema sta per essere ridiscusso in Circondario, che stamattina, durante la riunione settimanale dei Comuni, chiarirà la problematica comunicando eventuali nuovi sviluppi. «Da parte nostra — conclude Garuti —, chiediamo che si arrivi ad una soluzione molto rapida visto che ormai è trascorso quasi un mese di scuola».
(fonte il resto del carlino :Claudio Bolognesi)

La Lista civica "La tua Castel Guelfo" che, per quanto concerne CastelGuelfo vi sono famiglie interessate che porterebbero i ragazzi a Poggio per prendere il 247 e poi il 101 verso Imola e viceversa , in accordo con la minoranza di Castel San Pietro Terme, chiederà di inserire all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale una richiesta affichè l'amministrazione faccia pressioni all'ATC in maniera tale che :

  • il numero di autobus sia congruo rispetto alle esigenze e ad un trasporto sicuro dei passeggeri;
  • vengano rivisti e calibrati gli orari per evitare le attese di un’ora tra il bus Atc e le coincidenze che vanno verso Poggio, Medicina, e che vengano aumentate le corse di all’uopo;
  • venga verificato da parte del personale della Polizia Municipale, in generale sul nostro territorio che il numero dei passeggeri corrisponda alla capienza prevista in modo da salvaguardare la sicurezza.

venerdì 8 ottobre 2010

RAGO (UIL) contro l'Amministratrice di Castel Guelfo


(fonte: Resto del Carlino Imola di Lidia Golinelli)

ASSESSORE con delega al Personale al Comune di Castel Guelfo. E nello stesso tempo dipendente comunale a Mordano (operatrice all’Urp) con incarico sindacale nelle rsu della Cgil. A ‘lottare’ contemporaneamente su due fronti in genere contrapposti è Anna Venturini che colleziona un altro ruolo del tutto personale: è la moglie di Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop. Ma la signora Poletti ribatte con l’orgoglio di donna decisa a farsi strada con le proprie gambe: «Non ho potuto mai fare un passo che non fosse per colpa o per merito di mio marito. E invece voglio dimostrare al mondo che posso fare qualcosa con la mia testa: ho ancora un esame, poi mi laureo in lingue, la mia grande passione giovanile».

A GRIDARE all’«incredibile» di fronte alle due casacche dell’assessora-sindacalista è Giuseppe Rago, il segretario di Uil Fpl che martedì ha partecipato a due incontri per il rinnovo del contratto integrativo dei dipendenti comunali di Castel Guelfo e di Mordano. A Castel Guelfo l’ipotesi è passata in assemblea senza la firma della Uil. A Mordano invece la Uil ha detto sì, mentre la Cgil si è riservata di firmare in attesa dell’assemblea dei lavoratori in agenda oggi. Rago tira le somme: «E’ chiaro il conflitto di interessi dell’assessore-rsu amico della Cgil: la signora Anna Venturini in Poletti deve scegliere e dimettersi da uno dei suoi ruoli. Qualcuno deve poi spiegare come farà la Cgil a tutelare i lavoratori a Castel Guelfo dove l’assessore al Personale, che fa gli interessi dell’amministrazione, è la stessa persona che a Mordano fa la rsu e quindi la controparte dell’amministrazione. I due ruoli sono incompatibili». Assolutamente no, ribatte Anna Venturini. Che si meraviglia della meraviglia e sottolinea il lato positivo del suo tandem: «La possibilità di vedere la medaglia da entrambe le facce aiuta a capire tanti aspetti».
DOPO essere stata per sedici anni dipendente comunale a Castel Guelfo, nel ’95 Venturini è stata trasferita a Mordano restando però in un certo senso ‘guelfese’, prima come consigliere comunale e da un anno e mezzo come assessore. «Quando sono stata nominata in giunta ero già rsu a Mordano e non ho sottovalutato la questione — racconta —. La mia preoccupazione era l’incompatibilità, ho quindi chiesto pareri e l’ipotesi è stata esclusa. Mi sono consultata anche con i colleghi di Mordano che mi hanno chiesto di terminare il madato da rsu. Ma c’è un terzo punto: a Castel Guelfo non partecipo come assessore al Personale alle trattative con i sindacati; per decisione dell’amministrazione comunale, ai tavoli partecipa il direttore generale nel suo ruolo tecnico».
DA AMMINISTRATORE del personale e da sindacalista, Venturini potrebbe però avere un’opinione sui contratti di due Comuni che vedono il suo sindacato su posizioni diverse: dove sta la differenza? Nessuna opinione, solo una precisazione: «A Mordano sono appena rientrata al lavoro dopo tre mesi di aspettativa, ho quindi partecipato al tavolo in veste di uditore per ricostruire i passi». Decisa invece l’opinione di Rago: «Sono ancora più convinto di aver fatto bene a non firmare l’accordo a Castel Guelfo; non firmerò neppure in futuro se la controparte sarà rappresentata da chi in altre sedi rappresenta i lavoratori».

Oggi la risposta della CGIL che rinnova la fiducia dell'Assessore Venutini


LA CGIL fa quadrato contro il nemico Giuseppe Rago (Uil Fpl) che ha sfidato Anna Venturini, assessore al Personale a Castel Guelfo e sindacalista al Comune di Mordano, dove lavora all’Urp e non intende dimettersi dalle rsu. «Due ruoli incompatibili — sostiene Rago —, l’assessore-rsu deve scegliere». Anna Venturini non ci pensa proprio e ha difeso la sua posizione in un’intervista al Carlino: «A Mordano i miei colleghi mi hanno chiesto di terminare il mandato; mentre a Castel Guelfo non partecipo come assessore alle trattative con i sindacati, ai tavoli è presente il direttore generale».
OGNUNO ha detto la sua. Ma il giorno dopo replicano quattordici dipendenti comunali di Mordano: «Desideriamo rinnovare ad Anna Venturini la nostra stima per aver svolto il ruolo di rsu con assoluta correttezza e trasparenza. La fiducia non è mai venuta meno e desideriamo riconfermarla». Dalla Cgil replica la segretaria della Funzione pubblica, Mirella Collina, e se la prende con Rago: «E’ inaccettabile che il segretario di un sindacato attacchi una componente della rsu eletta dai lavoratori; le rappresentanze sindacali unitarie rappresentano tutti senza distinzione di sigla». Anna Venturini resterà in carica fino alla scadenza naturale del mandato, conferma Collina. Che liquida così il ruolo guelfese di Venturini, controparte dei sindacati: «Abbiamo condiviso la sua decisione di non partecipare ai tavoli sindacali di Castel Guelfo come assessore». A proposito di ruoli, Mirella Collina tira fuori dall’armadio le casacche del segretario di Uil Fpl che, con targa Pdl, è consigliere comunale a Fontanelice e all’assemblea del Circondario.
«PRIMA di sedersi ai tavoli delle trattative, Giuseppe Rago dichiara forse chi rappresenta? — incalza la segretaria della Funzione pubblica Cgil —. Quando si parla di bilanci dei Comuni quale linea sostiene? Tiene conto della posizione dei dipendenti e dei loro fondi (come sindacalista) oppure, come consigliere comunale di centrodestra, sostiene la linea dei tagli del governo nazionale che si ripercuote sui bilanci comunali e quindi su dipendenti e cittadini?». Del conflitto di interessi è convinto a Castel Guelfo Valerio Stanziani, consigliere comunale di opposizione, che cita l’accordo fra i Comuni di Castel Guelfo e Mordano per la gestione ‘interscambiabile’ della polizia municipale e osserva: «Qui Anna Venturini comanda i vigili come assessore, mentre a Mordano li rappresenta come sindacalista». Sul fronte opposto il Pd con il capogruppo Mauro Scheda e il segretario guelfese Emanuele Brintazzoli che «rinnovano all’assessore Venturini tutta la stima».

Il Capogruppo della Lista civica "La tua castelguelfo" così risponde a quanto riportato sul giornale:

Sul «Non ho potuto mai fare un passo che non fosse per colpa o per merito di mio marito. E invece voglio dimostrare al mondo che posso fare qualcosa con la mia testa:" consiglio all' Asessore Venturini in Poletti di dimettersi dalla carica di assessore , se vuole togliersi i dubbi che ha e toglierli a chi legge i giornali .
Se vuole fare vedere cosa vale, invece di essere dipendente a Mordano ( giunta PD ) e Asessore a Castel Guelfo ( giunta PD . Ma suo marito non centra nulla ...... ) , con tutti i conflitti che ne risultano , apra una bella attivita in Centro Storico a Castel Guelfo .

giovedì 7 ottobre 2010

Il borgo " fantasma"





La delocalizzazione delle attività commerciali, come più volte denunciato dalla minoranza, voluta da una politica amministrativa basata sull'espansione industriale e commerciale di Poggio Piccolo ha prodotto un abbandono repentino del centro storico , avvalorato dal risentimento di coloro che faticano a mantenere le proprie attività all'interno delle mure senza non poche difficoltà.
Anche l'ipotesi di un ampliamento del mercato del Venerdì, si è arenata sulle dichiarazioni poste nel piano programmatico dell'Ammnistrazione, dove sottolineano di aver avuto un incontro con le associazioni di categoria e di non aver ricevuto alcuna richiesta per l'utilizzo di nuovi spazi da parte degli ambulati.
A noi risulta l'esatto opposto, dove alcuni ambulati, il venerdì mattina, si pesentano qui a Castel Guelfo e per mancanza di un posto designato sono costretti ad andare via.
Forse, il mecato se sviluppato all'interno delle mura o in alterativa prolungare l'esistente verso il centro per garantire una maggiore visibilità anche agli utenti sporadici , potrebbe rianimare il centro storico, garantedo un economia verso le "botteghe" attuali differente.

martedì 5 ottobre 2010

IL PAESE DELLE MERAVIGLIE

E' così che la nostra Amministrazione Comunale vede oggi Castel Guelfo di Bologna, dopo un anno di lavori.
Un epitaffio alle opere completate, a quelle messe in cantiere, alle opere programmate....un déjà vu del sistema di programmazione presentato in consiglio comunale , a fine settembre, privo di consistenze e coerenze, dichiarazioni propagandistiche di pura natura ideologica e politica.

Il centro storico è la cartina tornasole di questo paese, dove le realtà artigianali locali non trovano sbocco e ne favoritismo per proliferare, dove un mercato non decolla per mera volontà politica, dove i ragazzi sono pressoché spariti poiché non vi sono centri di aggregazione giovanile, dove latitano strutture sportive alternative al calcio.

E In un articolo del giornale “ Il Resto del Carlino di oggi 05/10/2010” si sottolinea il grande merito dell’amministrazione comunale dove addirittura si evidenziano grandi investimenti in energie rinnovabili.

Infatti, l’unica azione tangibile è l’aver fatto cassa affittando suoli pubblici a favore di società esterne che monteranno pannelli fotovoltaici, e la realtà è che arrivati alla fine del 2010 ancora non si vede uno straccio di politica energetica, non si vedono reali investimenti per modificare una tendenza consumistica a favore di una a risparmi energetico. Educhiamo pure i cittadini (come asserisce il Sindaco nell’articolo s.m.), ma secondo noi, andrebbero educati prima gli amministratori.

Ed è qui, che subentra la minoranza.

Gruppo di Uomini e Donne che sottolineano costantemente una mancanza di comunicazione da parte dell’Amministrazione nei propri confronti;

Non in ultimo la vicenda della costruzione della scuola materna di Via Basoli, un progetto nato , discusso tra le file dell’amministrazione, tralasciando organi importanti come insegnanti docenti e operatori del la scuola e ovviamente la minoranza.

Ai genitori dei bambini che frequentano la materna, convocati in giugno per illustrargli il progetto preliminare del futuro plesso scolastico, è stato assicurato che le opere avrebbero avuto inizio per i primi di ottobre!!!! PROPAGANDA!!!! Oggi si dichiara sul giornale che le opere verranno realizzate a nel 2011.

Non vi sono prospettive reali.

Solo chiacchiere da “Bar”.
Il giornale cita" Un minoranza che non collabora perchè non ha ricevuto il messaggio...."...ci crediamo...è un anno e mezzo che facciamo notare all'amministrazione che tutta la documentazione che deve produrre per sostenere un consiglio comunale non arriva mai nelle nostre caselle di posta elettronica..o per un motivo di errato invio..o per motivi tecnici dovuti dal sistema informatico comunale, figuriamoci se ci invitano alla collaborazione!!!

E se la “Bussola” del Sindaco è nel libricino che si intitola “ Dal Borgo alla città compiuta” Le consigliamo vivamente di investire qualche soldino per un buon TOM TOM.





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