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domenica 15 novembre 2009

A lezione di Crocifisso



Giovedì sera alle 20.30 presso la sala della biblioteca comunale di Toscanella, si è tenuta la conferenza che ha avuto per tema" Crocifisso, simbolo di civiltà" relazionata dal Prof. Padovani Andrea, ordinario di Storia del diritto medioevale e moderno nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, organizzata dall'associazione "Presenza Attiva".


Un folto numero di persone, comprese figure note della politica locale, hanno potuto ascoltare una vera e propria lezione basata su gli approfondimenti della storia del crocifisso non solo come simbolo legittimo della religione cattolica, ma anche come dato di civiltà di rilevanza storica e culturale.


In relazione alla recente sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ( già pubblicato nel post precedente) e in attinenza alle contestazioni di chi si dichiara contrario alla presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici, ritenendo di non dover imporre un simbolo religioso in uno Stato che vuole essere laico, il professor Padovani evidenzia, come conclusione alla sentenza, che tutte le croci poste su campanili di chiese, cimiteri, sculture, dipinti, ospedali, ambulanze, etc. dovrebbero scomparire. Nella sua relazione egli distingue che il crocifisso all'interno della chiesa, rappresenta la passione di Cristo e che nei luoghi pubblici rappresenta un valore storico e culturale sottolineando che il nostro mondo non sarebbe quello che è senza l'apporto del cristianesimo.


Si è analizzato specificatamente ai luoghi pubblici la presenza del crocifisso:


- nei tribunali trova fondamento nel diritto romano e nel diritto canonico, storicamente comuni all'Europa. Il diritto canonico moderava l'impostazione egoistica del diritto romano completandolo con i principi di equità, giustizia, libertà e rispetto della persona propri della Chiesa e fondamento basilare, oggi, degli ordinamenti giuridici europei. Ha colpito notevolmente l'analisi della presenza del crocifisso nelle aule dei tribunali, quale monito a non ripetere quel tragico errore giudiziario che condusse alla condanna di Quell'innocente;


- negli ospedali e negli istituti di cura la sua presenza è legata alla carità cristiana che si prendeva cura di poveri ed emarginati;


- nelle scuole perché già dal medioevo i primi luoghi di educazione erano conventi, monasteri, chiese, università; nei sigilli delle Università più famose del mondo sono presenti simboli religiosi; nella cultura classica,tramandata ai posteri, grazie all'opera di monaci benedettini che ricopiarono tutte le opere del diritto.


Il Prof. Padovani afferma che l'insegnamento, nelle scuole pubbliche, della dottrina cattolica non dovrebbe essere facoltativa bensì obbligatoria perché essenziale per comprendere letteratura, diritto, storia e arte. "Una cosa è sapere, altro è credere. Una cosa è conoscere, altro è esprimere un atto di fede". Il principio di laicità non viene minato dal cristianesimo.


- nelle Sali Consiliari Comunali si deve al cristianesimo la distinzione tra religione e politica, dove anche le moderne democrazie trovano fondamento nelle regole dei monaci benedettini che attuavano il principio della maggioranza nelle deliberazioni. Il valore della persona e l'uguale dignità degli esseri umani si affermano solo grazie al cristianesimo.



La storia di questo paese non può ridursi agli ultimi 60 anni pensando che gli immigrati possano sentirsi vicini alla nostra cultura solo per questo breve lasso di tempo. E' fondamentale tutelare il nostro patrimonio culturale radicato nei tempi.



Si è poi approfondito il significato del termine “LAICO”, dove inizialmente indicava una non apertura alla Chiesa, come il termine pace che esprimeva il “non guerra” e come colui che sostiene le proprie affermazioni senza dipendere dalle Scritture.


Si orienta la vita di ognuno all’effimero, poiché non esistono valori che possano essere condivisi, festeggiando i propri traguardi terreni con i “materiali”, opprimendo la ragione che ci porterebbe a chiederci: chi siamo , cosa siamo, qual è il nostro destino? Qual è il male? Qual è il bene?....senza trovarvi risposta.


Tramite Nietzsche si afferma che se Dio fosse una logica attestabile , non sarebbe più Dio,ma tutto ciò che controlliamo con la nostra testa.


Laicità esclude completamente la pertinenza religiosa dell’uomo che conviene allo stadio infantile dell’umanità. Radici del laicismo si riscontrano nell’illuminismo, corrente filosofica del ‘700 che porta lume all’oblio della religione e del medioevo.


La rivoluzione Francese muove vitalità dall’illuminismo sostituendo alla Trinità i concetti di uguaglianza, fratellanza e legalità, evolvendo nel liberalismo e nel socialismo, e animando violenti lotte nei secoli successivi.


Il concetto di libertà viene esasperato dal liberalismo, quello di uguaglianza dal socialismo e non si comprende perché gli uomini devono essere “fratelli”.


Il laicismo esprime la religione come un sentimento individuale , capace di dialogare con altre culture religiose a patto che ci si spogli della propria identità religiosa. Il Natale come il crocifisso offenderebbe la cultura islamica, secondo alcuni.


L’esistenza attuale è posta su fondamenti materiali , principio per il quale l’islam giudica l’Occidente “Satana”, sfruttatore del terzo mondo, nemico di Dio.


Ci incolpano di essere materialisti e di non essere cristiani fedeli, di non inglobare la nostra esistenza sulla religione relegando Dio, come principio fondamentale della religione e palesano sostanziale disprezzo per chi abbandona la propria fede .

http://sialcrocifisso.blogspot.com/

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