Caro
sindaco,
è
ovvio che lei deve guardarci costantemente ai costi della gestione rifiuti
visto che finora ha governato lei e non certo l’opposizione alla quale –
ricordiamo – non sono stati consegnati nemmeno i documenti del bilancio in
tempo utile. Figuriamoci se ci era dato di visionare il piano finanziario sulla
gestione dei rifiuti. Il tema che noi solleviamo è che, nel nostro territorio,
sta passando il pessimo messaggio che, se anche hai la raccolta differenziata
al 66%, alla fine paghi la Tares più alta del Circondario, quell’ente che dovrebbe
agire secondo una logica di Area Vasta e di cooperazione.
In
più ci piacerebbe sapere se lo “sconto” di 56mila euro sulla cifra inizialmente
proposta è servito per esempio ad abbattere un po’ l’aumento dovuto alla Tares
per le nostre imprese. Forse le è sfuggito che per tre Comuni della Vallata,
Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio, è stato stanziato attraverso il
Circondario un fondo di sostegno alle imprese di 150mila euro. E dov’era Castel
Guelfo quando in Vallata si stanziavano questi fondi? Forse che a Castel Guelfo
le imprese soffrono meno che a 30 chilometri di distanza?
L’operato
di un sindaco sarà pure limitato in questi ambiti, ma ci si può far sentire, si
può alzare la voce come fa per esempio a Forlì il sindaco Pd Roberto Balzani
che sta conducendo una strenua battaglia per riappropriarsi della gestione dei
rifiuti. La proposta di voler ricorrere a un bando pubblico nel 2016 ci sembra
poi una implicita ammissione di responsabilità… quando mai prima d’ora avevate
messo in discussione l’operato di Hera? Il tutto – guarda caso – dovrebbe andare
a coincidere con la scadenza della convenzione sulla gestione della discarica
di via Pediano con Herambiente: e siccome dopo anni in cui le opposizioni
sollevano il tema di una gestione quantomeno problematica da parte della
multiutility, cui si aggiungono multe milionarie dell’Antitrust (1,9 milioni di
euro per abuso di posizione dominante) e indagini in corso, finalmente anche a
Imola stanno ripensando a un altro tipo di gestione, probabilmente anche Castel
Guelfo recepirà il solito diktat imolese senza indagare soluzioni più adeguate
e mirate per il territorio. E' inutile sviscerare gli esempi che fanno lievitare i costi della gestione dei rifiuti... ce l'ha un piano finanziario da mostrare ai cittadini e magari anche ai consiglieri di opposizione per una normale operazione di trasparenza? Così si possono confrontare i costi dei servizi con quelli erogati da altre aziende che magari hanno fatto della vicinanza al cittadino la loro mission, piuttosto che trasformarsi in un colosso finanziario che, negli ultimi anni, ha già incorporato per fusione due aziende pubbliche del Nord-Est, Acegas e Amga, senza che si possa sapere quanti e quali debiti abbiamo recepito o ereditato da queste aziende. Il confronto è strumentale e senza base? Allora aspettiamo con ansia il piano finanziario gestione rifiuti di Castel Guelfo, magari degli ultimi cinque anni, così ci si può rendere conto del perché il costo è lievitato a fronte di una percentuale di raccolta differenziata di tutto rispetto.
Francesco Dalto, candidato sindaco La Tua Castel Guelfo
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