logo

logo

Cerca nel blog

sabato 30 ottobre 2010

Circondario:La minoranza s’imbavaglia

Fonte: Il Resto del Carlino Imola 2010-10-30
LA GIUNTA comunale che si allontana dall’aula proprio nel momento clou della discussione e la protesta che sale di tono, fino al gesto simbolico di alcuni consiglieri della minoranza che si imbavagliano per denunciare la mancanza di «pari dignità» tra maggioranza e opposizione. E’ l’ultimo episodio di una crisi istituzionale che si trascina dallo scorso luglio e che non sembra trovare soluzioni.
Il nuovo scontro è andato in scena ieri, in apertura di seduta del consiglio comunale. Una riunione convocata alle 8,30 di mattina (di solito iniziano alle 15) per avere il tempo di trattare i tanti argomenti all’ordine del giorno, comprese diverse delibere che — è l’accusa dell’opposizione — non sono mai passate dalle rispettive commissioni. I tempi li dettano Adamo Longo e Alessandro Mirri, le colombe del Pdl, che mettono nel mirino le proposte di modifica del regolamento comunale avanzate dal centrosinistra (bollate come «una palese provocazione») e denunciano «l’impossibilità dei consiglieri di minoranza di esprimere il loro ruolo». Ma non chiudono le porte al dialogo. Poi la giunta, sindaco compreso, abbandona senza spiegazioni l’aula e i toni salgono.
«AVETE fatto una proposta che bypassa il ruolo delle minoranze. Noi abbiamo chiesto il rispetto delle regole e voi ci avete preso in giro», tuona Carapia in relazione alla modifica dell’articolo 17, comma 11, portata in commissione dalla maggioranza. «Non è possibile che non ci sia nessuno della giunta. E’ una vergogna», gli dà manforte Giuseppe Palazzolo (Per Imola), che minaccia di tornare a scrivere al Prefetto e costringe il vicesindaco Roberto Visani ad un precipitoso rientro in aula accolto dall’applauso canzonatorio delle opposizioni. Altre bordate piovono da Guido Boschi (Gruppo Misto) e Riccardo Mondini, che vedono nelle proposte del centrosinistra «il tentativo di uscire dalla crisi col ricatto». Finisce coi consiglieri Carapia, Longo, Boschi, Mondini, Palazzolo e Adriano Gini (Pdl) imbavagliati e la maggioranza, che dopo una interruzione dei lavori di 10 minuti, risponde stizzita. «Il gesto del bavaglio — replica Davide Tronconi (Pd) — lo consideriamo un affronto a questa aula che rappresenta i cittadini». Mentre la risposta del sindaco arriva nel pomeriggio e i toni sono quasi marziali. «Noi non arretriamo», annuncia Manca, che parla di «atteggiamento spregevole» e di gesti che contribuiscono «solo a diminuire la credibilità di chi è stato eletto». Terminate le schermaglie sulla crisi istituzionale, il consiglio comunale ha affrontato il capitolo della riforma dello statuto del Nuovo Circondario. La discussione, a cui ha preso parte anche l’opposizione (nessuno è uscito dall’aula), è termina con la delibera approvata a colpi di maggioranza: hanno votato a favore solo Pd, Idv e Sinistra arcobaleno.

Nessun commento:

Posta un commento

logo

logo