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mercoledì 27 ottobre 2010

Gli orari delle corse non sono sincronizzati con quelli degli studenti



(Fonte: Il Resto del Carlino Imola)
ALLA fine qualcosa si sta muovendo per il ‘pasticcio’ autobus scolastici. Venerdì mattina, nella sede del Circondario, il vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi e l’assessore alla Scuola Giuseppe De Biasi incontreranno i tecnici di Atc e Fer per trovare una soluzione ai problemi che si stanno verificando ormai dall’inizio dell’anno scolastico: corse poco sincronizzate con gli orari di uscita da scuola degli studenti e, di conseguenza, autobus sovraffollati oltre i limiti previsti dalla legge. In almeno un caso questo perdurare del problema si è manifestato anche con la decisione di un autista di non caricare alcuni ragazzi lasciandoli a piedi alla fermata, per non violare quanto previsto dal Codice della strada e una conseguente chiamata ai carabinieri.
SUL TEMA è stata presentata martedì in consiglio provinciale un’interrogazione a risposta immediata da parte del consigliere di Futuro e libertà, Giuseppe Sabbioni. Lo stesso Sabbioni ha manifestato stupore per il ritardo che si sta registrando nella messa a punto degli orari e delle corse necessarie, «ancora in alto mare a un mese abbondante dall’apertura dell’anno scolastico». In riposta Venturi ha replicato che sul problema è stato istituito un tavolo di lavoro con la dirigenza scolastica fin dal maggio scorso e che è stata diramata una lettera in data 19 luglio. Per Sabbioni però «il ritardo è innegabile e il problema va assunto come priorità di pubblico interesse». Sul caso interviene anche il delegato del Circondario alla Scuola, Michele Filippini. «Non abbiamo avuto notizia di nuovi gravi episodi come quelli che si sono verificati — racconta —. Nonostante Atc abbia anticipato una corsa verso Sesto Imolese solo una settimana fa, permangono forti problemi sulla direttrice Medicina-Castel Guelfo-Castel San Pietro- Imola. La cadenza delle corriere continua a non essere in linea con gli orari di uscita dei ragazzi da scuola che, tra l’altro, possono variare nei sei giorni della settimana. Abbiamo già eseguito una verifica sui dati forniti dalle scuole e la reale affluenza sugli autobus: il problema esiste. Attendiamo di capire venerdì quali siano le proposte di Atc al riguardo, sperando che non siano onerose per i Comuni».

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