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venerdì 29 ottobre 2010

«Più spazi gratuiti per lo sport»

(Fonte: Il resto del carlino Imola) 2010-10-29
— CASTEL GUELFO —
«A CASTEL Guelfo sono spariti gli spazi per il divertimento sportivo gratuito». È la denuncia del Movimento giovani Padani del paese per bocca del responsabile Bruno Iaria. Il campo a cui fa o riferimento il gruppo di giovani attivisti è il campo da calcio in via Due Agosto 1980, ma sotto la lente c’è anche quello da basket ormai sostituito da alcuni anni da un campo per il calcio a cinque utilizzabile solo a pagamento. «Un tempo a Castel Guelfo — dice Iaria — c’erano molti spazi gratuiti e adesso li stiamo perdendo. Per esempio il campetto da basket è stato sostituito con un campo da calcio a cinque da 26 euro all’ora. Una volta invece era libero ed era un campo ‘polivalente’». E spiega: «Ci venivano a giocare i ragazzi innamorati della pallacanestro oppure chi si premuniva di due piccole porticine con la rete e ci faceva un campo da calcetto. E ancora, molte ragazze lo usavano per pattinare». Secondo il Movimento molti genitori sostengono la causa e intendono chiedere all’amministrazione comunale di prendere in considerazione di costruire campi gratuiti e accessibili per tutti gli sport. «Diversamente — prosegue Iaria —, l’altra soluzione sarebbe sfruttare i giardini pubblici ma non ci sembra una buona idea. Pensiamo infatti che ai giardini pubblici ci sono altalene e scivoli e ci vengono a giocare i più piccoli. Se la gente usasse i giardini come campi da calcio rischierebbe magari di lanciare una pallonata per sbaglio a bimbo e fargli male». Il campo da calcio in via Due Agosto, spiega il responsabile dei giovani padani di Castel Guelfo, è stato chiuso e dato in appalto a una società sportiva che lo cura, ma lo fa a pagamento.
«DI FRONTE c’è un lucchetto e quindi è chiuso, vi si accede solo a pagamento», denuncia Iaria. «Riteniamo — continua — che si debba offrire la possibilità di praticare sport creando una forma di aggregazione e divertimento anche gratuitamente senza essere obbligati a pagare affitti o iscrizioni a società, andando a gravare sulle famiglie dei ragazzi». Il Movimento promette battaglia: «Se le nostre richieste non saranno almeno prese in considerazione ci faremo ancora sentire attraverso la voce dei genitori e volantinaggio, con tanto di banchetti pubblici. Nel giro di due settimane — conclude il responsabile — contiamo di raccogliere delle firme a sostegno».

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